Nelle scuole per parlare di PACE

Quindici Istituti di Scuola Primaria della Provincia di Rimini hanno aderito, con oltre trenta classi, al progetto “Ti racconto una storia con il Kamishibai” - a cura di Franco Baldoni - promosso dall’Associazione Il Borgo della Pace e proposto da VolontaRomagna di Rimini attraverso il Catalogo delle proposte per le Scuole – 2023/2024. Un vero successo!!!

Dentro la storia che il luogo ricorda (Lidia Gualtiero)

La memoria, un prezioso, insostituibile strumento che ci fa essere quello che siamo. Senza memoria non potremmo filtrare, elaborare, restituire alcuna esperienza, alcun sapere personale o proveniente dall’esterno. Certo non solo, ma noi siamo quello che ricordiamo e qualora andassimo a cercare negli anfratti della memoria troveremmo dei luoghi, degli spazi significativi che hanno concorso a disegnare la scenografia della nostra esistenza. Per me uno di questi è Fragheto, un piccolo borgo dell’Appennino romagnolo ancora immerso in una natura selvaggia.

È stato teatro di un’efferata strage nazi-fascista (7 aprile 1944), è quasi disabitato per larga parte dell’anno, nondimeno vive delle persone e delle storie che lo hanno popolato, custodisce un’anima. Ma devi saperne vedere le tracce. Fragheto è un pezzo della mia vita, è stato una tappa importante nel mio percorso esistenziale ma soprattutto professionale, mi ha permesso di entrare nella Storia attraverso le storie. Storie di gente comune, donne, uomini, bambini che non trovano dimora nei libri di testo ufficiale, ma che sanno parlare ai nostri sentimenti, ci stimolano, ci cambiano. Sono una docente e so che è difficile dare, per le nuove generazioni, un volto alla guerra che porti alla conoscenza e non all’orrore. E’ per questo che io e la mia amica e collega Donatella Giulietti, sostenute dagli Istituti Storici di Rimini e Pesaro Urbino, abbiamo elaborato un piccolo strumento per raggiungere il suddetto obiettivo. Ovviamente dopo una sperimentazione sul campo.

Si tratta di un quaderno didattico, di un percorso laboratoriale strutturato sull’uso delle fonti.  Partendo dalla storia della piccola Maria e della comunità di cui fa parte ricostruisce l’eccidio di quel tragico 7 Aprile 1944 conducendo poi, tappa dopo tappa, studenti e studentesse dentro la grande Storia. Oggi, oltre che negli Istituti storici di Rimini, Pesaro-Urbino e nelle scuole dove continua ad essere utilizzato, il quaderno trova giusta dimora nella Casa Museo di Casteldelci, un Museo particolare che parla in modo innovativo della strage di Fragheto. Tramite un percorso multimediale di tipo emozionale e intellettivo il visitatore/ospite può infatti “immergersi” nelle vicende rappresentate, riviverle ed essere al contempo stimolato alla loro comprensione. Anche qui sono le storie di vita ad essere protagoniste e sono sicura, come già sta succedendo, che ne richiameranno altre. Il Museo, pur nella limitatezza dei suoi spazi, è infatti sempre pronto ad aggiornare i propri documenti, ad accogliere altre memorie perché diventino patrimonio comune. Mi piacerà, in una prossima “puntata”, proporne una che mi è giunta come un dono prezioso attraverso una telefonata, una successiva corrispondenza e delle foto d’epoca. Ci dicono di una giovane maestra nominata a Fragheto nel 1925. Purtroppo i due anni di Covid hanno, se non bloccato, sicuramente ostacolato le visite al Museo, ma come Borgo della Pace, associazione ideatrice del progetto che ne ha promosso il recente riallestimento, continueremo ad “abitarlo” e a organizzare iniziative volte a far crescere una cultura di pace.