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Tzvetan Todorov e l’oscenità della guerra

di Lidia Maggioli e Antonio Mazzoni / 25 Agosto 2023


Fragheto isolata dall’ennesima frana rischia di scomparire per sempre

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Dal badile al moschetto. Sulle alluvioni e altre calamità

di Lidia Maggioli e Antonio Mazzoni

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21^ CAMMINATA PER LA PACE: FRAGHETO – TAVOLICCI

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7 aprile 1944 – 7 aprile 2023. Settantanove anni fa l’eccidio di Fragheto, compiuto dalle truppe nazifasciste, in cui persero la vita 30 persone in gran parte donne, vecchi e bambini.

Immagina
Un cane abbaia,
uno sparo ed è silenzio.
Passi pesanti sull’erba fresca,
uno sparo ed è silenzio.
Voci straniere,
uno sparo ed è silenzio.
Grida di madri,
uno sparo ed è silenzio.
Pianti di bimbi,
uno sparo ed è silenzio.
Fumo e fiamme,
ed è silenzio.
  (Fràbaldo, 7 aprile 2023)

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79° Anniversario della strage di Fragheto: Commemorazione

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NO ALLA GUERRA!

La guerra, il lungo viaggio, le speranze: la guerra vista dai bambini.

Ucraina_febbraio 2022
PARTECIPA ANCHE TU!!!

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Il Borgo della Pace vuole onorare il giorno della memoria 2023, ricordando avvenimenti strettamente collegati al nostro territorio

Memoria di salvataggi e persecuzioni in Valmarecchia. Il 17 novembre 2022 il Presidente della Repubblica, tramite il Prefetto di Rimini, ha insignito il Comune di Montecopiolo della medaglia d’argento al merito civile per il salvataggio di cittadini ebrei in fuga dalla Jugoslavia. Il gruppo iniziale di 38 persone proveniva in gran parte dalla città di Zagabria dalla quale erano fuggite nell’autunno del 1942, perseguitate dalle autorità germaniche che avevano occupato il Paese. Approdate in territorio italiano dov’era in vigore una legislazione razzista simile a quella tedesca, furono costrette a domicilio coatto per circa un anno nel comune di Asolo. Fuggite dal trevigiano, dopo l’otto settembre 1943 trovano ospitalità e protezione inizialmente a Bellaria presso l’albergatore Ezio Giorgetti. In seguito, trenta di loro -14 donne, 10 uomini e 6 bambini – vengono accolti a Pugliano Vecchio, frazione di Montecopiolo. Il gruppo dei perseguitati era salito sulle colline del Montefeltro nel maggio del 1944 in cerca di un rifugio più sicuro e trovò generosa ospitalità presso 14 famiglie contadine della piccola borgata appenninica, ognuna delle quali ne accolse qualcuno. Merita sottolineare che correvano seri pericoli qualora fosse stata accertata l’appartenenza religiosa dei loro ospiti. I rapporti di amicizia tra i profughi e gli abitanti di Pugliano si mantennero per anni dopo la Liberazione, avvenuta il 21 settembre 1944. In prossimità della Giornata della memoria va ricordato che la Valmarecchia è stata coinvolta direttamente dai provvedimenti di persecuzione razziale messi in atto dal Regime fascista. Tre suoi comuni – Pennabilli, Sant’Agata Feltria e San Leo – furono scelti come luoghi di internamento coatto. Dal 1940 al 1944 vi furono costretti 26 cittadini di religione ebraica, di cui 13 italiani e 13 stranieri.

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Nelle scuole per parlare di PACE

Una quarantina di classi della scuola primaria, suddivise per una decina di Istituti Scolastici della Provincia di Rimini, hanno aderito, fino ad ora, al progetto “Ti racconto una storia con il Kamishibai”, promosso dall’Associazione Il Borgo della Pace, per il Catalogo delle proposte per le Scuole – 2022/2023, a cura di VolontaRomagna. E’ un vero successo!!!

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FERMIAMO LA GUERRA !!!

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In ricordo di Maria Gabrielli

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78° Anniversario: 4 agosto 1944 – 4 agosto 2022

La lapide al cimitero di Pennabilli

Il 4 agosto 1944 a Pennabilli, allora in provincia di Pesaro, viene uccisa Virginia Longhi, detta Gina, giovane ragazza del luogo. Arrestata il 27 luglio, dopo una veloce inchiesta svolta dai militari, viene accusata di “aver fatto opera disfattista, di spionaggio e aver motteggiato la milizia e i suoi componenti”. Viene inoltre sospettata di essere la fidanzata di Enzo Plazotta, originario di Treppo Carnico e internato politico proprio a Pennabilli (che a guerra finita diverrà un noto scultore), fuggito per raggiungere le formazioni partigiane. Per questi motivi viene condannata alla fucilazione. Sembra che la stessa giovane, a passeggio con alcune amiche nel paese, aveva dichiarato ad alcuni soldati che le avevano avvicinate che fosse fidanzata col partigiano e che mai avrebbe rivelato i nascondigli dei patrioti. In realtà, come certificato dagli stessi operatori tedeschi del locale lazzaretto, la ragazza aveva una salute cagionevole e soffriva di disturbi psicotici; alla lettura del certificato il comandante Martinola dichiarò: “Se è pazza dobbiamo fucilarla, perché dobbiamo purificare l’Italia dai pazzi”. Sia il clero che il comando tedesco di zona sono contrari all’esecuzione ma su ordine di Merico Zuccari, comandante della legione Tagliamento, alle ore 17 del 4 agosto 1944 la Longhi viene fucilata presso Villa Chiappini. Pochi minuti prima della fucilazione però, la ragazza ha un arresto cardiocircolatorio e i soldati sono costretti a legarla ad una sedia prima di metterla davanti al plotone d’esecuzione. Probabilmente fucilano una ragazza già morta. Subito dopo sei membri del plotone della VI compagnia del battaglione Camilluccia e il sottotenente Agostini, ad esecuzione avvenuta, si accanirono sul cadavere della giovane colpendolo ripetutamente coi calci dei fucili. Alla sua memoria è intitolata una via del suo paese. Fotografia gentilmente scattata e inviatami da Lorena Cantarelli. Questa e tante altre storie e queste foto le potete trovare in “Marche nascita di una democrazia”. Per ordinarlo scrivete a marchenascitadiunademocrazia@gmail.com o https://www.amazon.it/Marche-nascita…/dp/B09BY5JTPB

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Locandina eventi mese Maggio 2022

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Progetto C.I.A.O. Tour

L’Unità Mobile C.I.A.O. Tour è giunta in Emilia-Romagna presso “Borgo della Pace” a Casteldelci. Tantissime le attività realizzate grazie al progetto: sensibilizzazione e promozione del volontariato, educazione, formazione e animazione rivolta ai minori, promozione della rete territoriale con Unione dei Comuni, Coop. Comunità di Casteldeci “Incanti Delcesi”, Casa Fragheto-Ass. Sine Modo, ed altri.


IL BORGO DELLA PACE “Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo” Conosciamo da vicino l’Associazione che opera in Emilia Romagna per il progetto “C.I.A.O. Tour” attraverso le parole della Presidente Maria Letizia Valli

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Il programma delle iniziative – realizzato  in collaborazione con i comitati comunale e provinciale ANPI Rimini e l’Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea – prosegue venerdì 29 aprile  con l’incontro dedicato a CRIMINI E SENTENZE – Stragi nazi-fasciste e giustizia in territorio italiano, alla Sala convegni della Palazzina del Turismo di Piazzale Fellini (ore 17.30), che vedrà dialogare Marco De Paolis, Procuratore militare generale della Corte d’Appello di Roma e Paolo Pezzino, Presidente Istituto Nazionale Ferruccio Parri. Condurrà la conversazione Antonio Mazzoni, curatore del libro “Vittime e colpevoli. Le stragi del 1944 a Fragheto e in Valmarecchia” (Viella, 2022). L’iniziativa è organizzata in collaborazione con Il Borgo della Pace di Fragheto.

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GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE A TUTTI…

Care/i amiche e amici, la giornata di oggi è stata davvero straordinaria. Il ventennale della Camminata per la Pace che celebra il 25 aprile, Giorno della Liberazione dal regime nazifascista, è stato un successo al di là di ogni aspettativa. Vedere, dopo due anni di pandemia, 350-400 persone, soprattutto giovani, che condividono un percorso di cammino in mezzo alla natura e con la consapevolezza di una memoria storica precisa, allarga il cuore e lo apre alla speranza. Speranza e consapevolezza dell’importanza delle relazioni, di non dimenticare il passato, di condividere progetti per il futuro che di basino sugli alti valori contenuti nella nostra Costituzione, primo fra tutti, oggi,  ripudio della guerra. Grazie a tutti coloro i quali hanno permesso che questo si realizzasse: Associazione Il Borgo della Pace, Casa Fragheto/Associazione Sine Modo, MASCI Rimini 2, Comune di Casteldelci, Associazione Amici della Casa di Tavolicci. Grazie a chi ha patrocinato l’iniziativa perché si è preso un impegno preciso nei nostri confronti e nei confronti di ogni cittadina/o e per i temi a noi cari: Unione di Comuni Valmarecchia, Provincie di Rimini e Forlì-Cesena, Comune di Verghereto, Istituti Storici di Rimini e Forlì-Cesena, Centro per la Pace E.Balducci Cesena, Società Studi Storici per il Montefeltro. Grazie al sostegno del Progetto C.I.A.O. Tour. Grazie, con tutto il cuore a tutte e tutti le/i partecipanti che con la loro attenzione ed il loro entusiasmo hanno fatto sì che tutto si colorasse coi colori dell’arcobaleno della Pace. Ci auguriamo che questa condivisione, questo sostegno possano continuare e per questo vi chiediamo di mantenerci in contatto tramite questo sito internet e la nostra pagina Fb.  Il Borgo della Pace – Fragheto

25 APRILE 2022: 20^ Camminata per la Pace Casteldelci-Fragheto

EVENTI C.I.A.O. Tour

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Intervento per il 78^ Anniversario della Strage di Fragheto – sabato 9 aprile 2022

Speravamo in vent’anni di vita della nostra Associazione, dopo 20 anni che calpestiamo questo suolo per ricordare vittime innocenti di un’assurda strage del 1944, di esserci vaccinati contro la guerra. Mai avremmo pensato di rivedere le stesse, identiche scene nei nostri monitor, nei nostri smartphone, in cui altrettante vittime innocenti vengono ritrovate in fosse comuni. Ad un passo da casa, con vittime e carnefici che hanno sempre mescolato il loro sangue, le loro vite, i loro interessi fra loro e con noi. Abbiamo la morte nel cuore… ieri ho appreso che è morto in guerra il figlio di una signora, mia vicina di casa, ucraina, che in Italia vive la sua vita…un ragazzo giovane che lascia la moglie, un figlio di 4 anni e il dolore inconsolabile di una madre che non si spiega questa guerra se non con la pazzia di un uomo. Purtroppo la spiegazione non è così semplice, e si innesta in tantissime condizioni che si incastrano, difficilissime da dirimere e capire, ma che al fondo hanno principi molto antichi: l’istinto di sopraffazione, la sete di potere e danaro, la conquista di territori e persone propria di un’età primordiale che si sperava aver superato con gli apprendimenti della storia, della cultura, anche del benessere, ma che sembrano essersi rivelati vani. Il problema è che , anche se oggi noi siamo qui e stiamo commemorando una strage antica e ripudiamo quella nuova, non possiamo ritenerci non responsabili di quello che sta succedendo. Il fallimento di ogni relazione è responsabilità al 100% di ognuna delle parti coinvolte. Anche nel caso della guerra – o della pace – è così: non siamo stati capaci di scongiurare la guerra, non abbiamo agito abbastanza in modo da costruire ponti e non muri, amicizie e non conoscenze; non abbiamo diffuso abbastanza i valori di giustizia, libertà, nonviolenza propri della nostra e delle altre Costituzioni europee. Non è facile fare un mea culpa di fronte a quello che succede, non è facile rispondere in modo nonviolento a provocazioni violente con la consapevolezza di volerlo fare, conoscendone perfettamente le conseguenze, in nessuna situazione quotidiana, figuriamoci in guerra. Ma non esiste altro modo di fermare la guerra che smettere di farla, smettere di cadere nelle provocazioni di chicchessia, utilizzare tutti gli strumenti diplomatici ed educativi di cui siamo capaci per scongiurare l’anacronismo del conflitto armato. La nostra Associazione, Il Borgo della Pace, oggi più che mai, si mette al servizio della Comunità, da Fragheto a Rimini, per continuare a perseguire la Pace, continuare a diffondere fra le giovani generazioni i valori fondanti la vita civile e politica delle nostre comunità: il senso profondo dell’umanità, del riconoscimento dell’altro, del rispetto della diversità, della dialettica come forma costruttiva del pensiero e delle relazioni. E ciò sarà possibile unendo le nostre forze con tutte le altre forze sociali, costruendo reti inclusive attraverso un fare comune che sia generativo e rigenerativo e dia vita, nuova linfa e armonia, capacità di accogliere chi ha più bisogno degli altri, in vari momenti ed in diversi contesti. Ed in particolare qui, a Casteldelci, ci stiamo provando davvero a prenderci per mano: la Commemorazione dell’eccidio, la Camminata della Pace del 25 aprile, la nascita di una Cooperativa di Comunità, la riapertura di un albergo, la tenacia di Casa Fragheto, un Sindaco che si fa in quattro per la propria gente: siamo sulla strada giusta, nel nostro piccolo, la strada della Pace.

Alcuni momenti della bellissima giornata!

AIUTI PER L’UCRAINA

Care amiche e cari amici, le Associazioni di Volontariato Tana Libera Tutti, Il Borgo della Pace, tanti volontari singoli ringraziano tutte le persone che, con la loro generosità, hanno permesso che anche il nostro territorio potesse essere presente ed aiutare le profughe ed i profughi ucraini a sopravvivere alla tragedia di questa maledettissima guerra. Ringraziano il Consiglio Comunale di Novafeltria per essersi tempestivamente impegnato, insieme alle Associazioni, nella ferma condanna alla guerra e stimolando le farmacie del territorio che si sono immediatamente coordinate per la raccolta dei medicinali. Ringraziano davvero tanto i supermercati CRAI, Conad e Famila per la risposta immediata all’ appello di necessità rispetto ai generi alimentari, medicali e altro. Comunicano che la raccolta presso Tana Libera Tutti terminerà il 31 marzo per lasciare spazio all’organizzazione più istituzionale degli aiuti, ora volta soprattutto al sostegno delle famiglie di profughi che hanno raggiunto i nostri territori. Restiamo comunque a disposizione per info e per bisogni specifici sperando che questo incubo possa finire presto. Per la Pace, sempre.

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Care/i socie e soci, care/i amiche e amici, non avremmo mai pensato di dover assistere sconcertati, arrabbiati ed addolorati all’assurdità della guerra ad un passo da casa, dopo anni e anni e anni di ingenti azioni diplomatiche e accordi plurilaterali di ogni tipo per scongiurare proprio quello che i nostri occhi sono oggi costretti a vedere. Per noi che nasciamo ed incarniamo la nostra stessa identità nei valori di pace, di nonviolenza, di libertà e democrazia partendo dalla strage nazifascista di Fragheto, sembra che la storia si ripeta, la follia umana si ripresenti come un déjà vu. E, pur sentendoci distrutti di fronte a tanta violenza e disperazione, chiediamo a noi e a voi di unirci in un’azione di resistenza che diventi virale e globale e possa solidarizzare con il popolo ucraino ed anche gran parte del popolo russo per isolare chi sta infrangendo le più elementari regole di democrazia, ma soprattutto sta prevaricando i suoi simili in un’azione contro l’umanità tutta. Per questo è importante che, con ogni strumento a nostra disposizione, manifestiamo la nostra opposizione, il nostro dissenso, la nostra ferma determinazione affinché la guerra possa essere fermata con le armi della diplomazia, ma anche delle sanzioni da imporre a livello internazionale al presidente Putin ed a tutti quelli che lo sostengono in questa orribile impresa. D’altro canto, con ogni strumento, cerchiamo di sostenere il popolo ucraino affinché non si senta solo di fronte a questa tragedia che lo sta travolgendo. Grazie a tutte e tutti per ciò che ognuna/o potrà fare. Un abbraccio di pace. Il Direttivo dell’Associazione Il Borgo della Pace.

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GIORNO DEL RICORDO

In occasione del 10 febbraio, Giorno del Ricordo, l’Associazione di Volontariato “Il Borgo della Pace” intende condividere il ricordo di un’altra pagina drammatica della storia del Novecento, quella dei conflitti e degli esodi che si sono verificati nelle zone di frontiera alla fine della seconda guerra mondiale. Nello specifico, il dramma travolse le popolazioni di lingua italiana che abitavano la penisola istriana ai confini con la Jugoslavia, costrette all’esilio dalle terre in cui erano nate e vissute. Vicende sottaciute per troppo tempo che hanno aggiunto alla sofferenza delle vittime anche l’umiliazione del mancato riconoscimento. Le zone di confine hanno equilibri delicati e vanno “maneggiate” con cura, evitando semplificazioni ideologiche. Più volte soggetta a invasioni e migrazioni l’Istria ha conosciuto nel tempo molteplici inserimenti, seguiti da drastiche espulsioni. Gli abitanti appartengono a mondi culturali e linguistici diversi la cui convivenza non è stata sempre facile. Le autorità politiche che si sono avvicendate nel territorio, limitandoci al periodo dal 1920 al 1945, non hanno saputo gestire con rispetto le peculiarità dei paesi loro soggetti, alimentando al contrario tensioni e conflitti. Prima il governo Mussolini con l’imposizione ventennale della lingua italiana e della volontà del regime a croati e sloveni, poi gli aderenti al movimento partigiano di Tito che, dopo aver liberato la regione dal giogo nazifascista, si resero responsabili di ritorsioni e “rese dei conti” pesanti e immotivate. Una massa innumerevole di cittadini innocenti fu brutalmente uccisa o costretta all’esodo in quanto italiana. Mentre onoriamo nel ricordo le vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, dobbiamo garantire il nostro impegno per impedire che quanto è successo si ripeta ancora nell’Europa democratica dell’integrazione.


Un filo d’acciaio taglia l’anima che grida pietà, sul ciglio della morte
(Marco Martinolli)

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In occasione del 27 gennaio, Giornata della Memoria, l’Associazione di Volontariato “Il Borgo della Pace” intende come ogni anno condividere con voi il ricordo degli orrori della Shoa perché “L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria” (Primo Levi).
La senatrice a vita Liliana Segre, una delle poche sopravvissute ai lager nazisti nel 1945, oggi, nel 2022, vive sotto scorta per le minacce ricevute da anonimi che continuano a odiare ferocemente gli ebrei.
Una recente ricerca dell’Eurispes segnala che in Italia la percentuale di chi non crede all’orrore della shoah è passato dal 2,7% di alcuni anni fa al 15,6% di oggi. Al 19,8% degli intervistati piace Benito Mussolini il capo del governo fascista che promulgò nel 1938 le leggi razziali.
Tutto questo succede in Italia a 77 anni dalla liberazione dei detenuti nel campo di Auschwitz e a vent’anni dall’istituzione della Giornata della memoria nel nostro Paese. I ricercatori ritengono che la responsabilità di queste convinzioni aberranti sia il veleno antisemita, condito di ignoranza e pregiudizi, che circola sui social network.
Sono segnali inquietanti che spingono la nostra Associazione a rinnovare il suo impegno per affermare con maggior determinazione i
principi della tolleranza, della solidarietà, del rispetto per i diversi che sono scolpiti nella nostra Costituzione.
È necessario farlo oggi più che mai perché stanno venendo meno per ragioni anagrafiche coloro che hanno vissuto sulla loro pelle le
conseguenze dell’orrore razzista, e tocca a noi raccogliere il testimone.

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Ci avviciniamo al giorno della memoria. In questo periodo non si contano le iniziative per celebrare, commemorare e mi chiedo quanto molte di esse contribuiscano davvero a un’efficace “educazione della memoria”. Sono perciò d’accordo con Antonio Brusa quando afferma che “A più di due decenni dall’istituzione della prima Giornata della Memoria, oggi constatiamo che questa è un frammento di un universo di iniziative politiche volte a utilizzare il passato come marcatore identitario”. Così vorrei dare un piccolo contributo per superare questa impasse invitando a visitare di persona, quando magari si allenteranno le restrizioni ma anche virtualmente, la casa Museo di Casteldelci che ci racconta della strage nazista di Fragheto del 7 aprile 1944. Non voglio aggiungere parole mie, voglio solo ricordare che il nostro piccolo museo fa parte della rete nazionale di Paesaggi della Memoria e riportare il commento lasciato da due visitatori l’11 novembre 2021: “In un giorno così particolare, in cui si ricordano le Torri Gemelle… noi siamo qui, a vedere, ad ascoltare a rivivere con i testimoni la Storia che ci ha attraversato così da vicino. Che emozioni!… Suoni… volti… parole che non toccano: graffiano il cuore! Grazie per averci consentito questa grande esperienza! Originale e indimenticabile!”
Lidia Gualtiero, associazione culturale Il Borgo della Pace

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L’Associazione di Volontariato “Il Borgo della Pace” augura a tutti i soci, gli amici, i simpatizzanti un Natale in cui riscoprire la pienezza dei valori umani di Libertà, Giustizia, Solidarietà nella vita di ogni giorno e così contribuire, con piccole gocce di Pace, alla costruzione di Comunità più accoglienti, coese e solidali.
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PER NON DIMENTICARE

10 agosto 2021 ore 18,00 – Museo Naturalistico del Parco PENNABILLI, Viale dei Tigli, 5A

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Nella pagina “Camminata per la Pace” troverai alcuni scatti fotografici della Camminata di domenica 18 luglio 2021

Care amiche e cari amici dell’Associazione Il Borgo della Pace, è con vera gioia che vi comunichiamo la ripresa delle attività associative dopo il lungo periodo di stasi dovuto alla pandemia. L’invito è  per la Camminata per la Pace e la Memoria che ci condurrà il 18 luglio con partenza da Fragheto alle 8,30, a Tavolicci dove verrà commemorato il 77°anniversario della strage nazifascista che colpì il paese il 22 luglio 1944. Sarà un momento importante di incontro e di scambio ideale e reale, una fucina di idee e di progetti per riprendere il filo della speranza e di tutti i discorsi interrotti ormai due anni fa. Vi aspettiamo numerosi ed entusiasti come sempre, zaino in spalla con pranzo “al sacco” e tanta voglia di condividere.  Passate parola… i dettagli nella locandina allegata.

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CASA MUSEO CASTELDELCI – RIAPERTURA

Si comunica che il 25 giugno, fino al 15 settembre, la Casa Museo di Casteldelci riapre al pubblico nel pieno rispetto delle regole Covid e osserverà il seguente orario: tutti i giorni, compreso le domeniche, dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18.

Camminata per la Pace – 25 Aprile 2021

Cari amici del Borgo della Pace, con rammarico comunichiamo che anche quest’anno, perdurando la pandemia, non ci sarà possibile organizzare la Camminata collettiva ormai tradizionale del 25 aprile per la pace e la democrazia, come abbiamo fatto fino al 2019. Ai numerosi partecipanti degli anni passati, oltre seicento, vogliamo trasmettere la nostra ferma volontà di non far passare invano il 2021 e per questo pensiamo di rinviare l’appuntamento della camminata al 22 luglio quando verrà commemorata la strage di Tavolicci.

Clicca sulla bandiera della Pace per vedere il video
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Franco Leoni Lautizi

Oggi ci ha lasciato un caro amico, Franco Leoni Lautizi.

L’Associazione di Volontariato Il Borgo della Pace esprime le più sentite condoglianze alla famiglia e a chi, come noi, ha condiviso con Franco i valori fondanti della Pace, della Nonviolenza e del mantenimento della Memoria Storica, in primis l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra di cui Franco era Consigliere Provinciale per la sezione di Rimini. Franco Leoni Lautizi, sopravvissuto alla strage di Marzabotto, era divenuto col tempo, dopo la tragica esperienza di dolore e la sua successiva trasformazione in consapevolezza e perdono, testimone appassionato e determinato di quegli eventi. Questo soprattutto nei confronti delle nuove generazioni affinché i giovani sappiano, comprendano e agiscano per costruire un mondo, il loro mondo, all’insegna di valori e comportamenti di riconoscimento e rispetto dell’umanità di ogni persona. Ha svolto un lavoro intenso e incomparabile, mettendo a disposizione di tutti e tutte i propri ricordi, l’esperienza, il proprio tempo e la propria energia. Fino all’ultimo respiro. Grazie Franco del tuo essere stato Ambasciatore di Pace, riconosciuto ufficialmente dal Comune di Marzabotto, ma riconosciuto nei fatti da tutti/e noi, a ogni livello, istituzionale e non. Grazie di esserci stato sempre e di averci anche lasciato i tuoi racconti appassionati, le tue lucide narrazioni, i tuoi commenti mai scontati in testi e filmati così che possiamo continuare il tuo cammino. Con ammirazione e amicizia.

I Soci del Borgo della Pace.

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Mai più fascismo e nazismo

Giornata della Memoria 2021

Razzismo antisemita in territorio riminese, 1938 – 1944
Intervento di Lidia Maggioli e Antonio Mazzoni rivolto alle scuole, in occasione della commemorazione del 27 gennaio all’interno del calendario degli eventi di Rimini città della Memoria 2021

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Il problema della Giornata della Memoria: raccontiamo la Shoah nel modo giusto? di Daniele Susini

Auschwitz

Musei che resistono alla pandemia

Nonostante l’assedio del virus anche questa estate è rimasta aperta la Casa Museo di Casteldelci grazie all’impegno di Francesco e Giada. Dopo esserci organizzati per le nuove esigenze, limitando il numero di ingressi e facendo valere l’obbligo di mascherina e guanti (forniti dal comune) abbiamo aperto verso la fine di giugno.  Le visite si sono concentrare per lo più nei mesi di luglio e agosto raggiungendo circa i 200 ingressi con visitatori di tutte le età. Tutti molto interessati alla storia di Casteldelci e a quello che racconta la sezione del museo dedicata ai tragici eventi del 7 aprile 1944 a Fragheto. Tutti sono rimasti colpiti dal nostro piccolo museo che in così poco spazio è in grado di raccontare tante storie ed esperienze vissute. Ed è proprio il museo che si racconta, grazie al suggestivo allestimento interattivo realizzato dalla associazione Alcantara, che attraverso immagini, suoni, rumori e le voci registrate dei superstiti, ci porta a rivivere per non dimenticare gli eventi e la vita di quei giorni.

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La scuola di Tavolicci prima della strage

22 luglio 1944. Eccidio di Tavolicci. 69 uccisi da una formazione di SS italiane.

“Venerdì mattina 21/7 (22/7) circa le ore 3, reparti della Milizia con alcuni elementi della Polizia Germanica di stanza a S. Agata Feltria si portarono in località Montegiusto-Tavolicci, e dopo aver circondato
l’abitato in modo che nessuno uscisse, trasportavano donne, bambini e vecchi (che in quell’ora si trovavano a letto) in una casa di tale Baccellini Domenico e furono messi in due stanze. Dopo essere stati mitragliati, fu dato fuoco alla casa e delle 51 persone ivi incluse, 42 trovavano la morte e 9 riuscirono ad uscire dall’immane rogo, dopo essere stati mitragliati, riportando tutti ferite gravi. Altre 10 persone (uomini e giovani) furono legati insieme e condotti in una località del Comune di S. Agata Feltria denominata “Campo del Fabbro” ed ivi furono fucilati. Il giorno appresso le salme furono raccolte e sepolte in una fossa comune in un campo della chiesa di S. Vitale del Comune di S. Agata Feltria. Dalle macerie furono estratti 22 cadaveri e gli altri resti sono ancora sotto le macerie. Procedono i lavori assai difficili (per il gran fetore) della rimozione delle macerie e del recupero degli altri miseri resti. Non essendo di sufficiente capacità il piccolo cimitero di Montegiusto e d’altra parte non essendo possibile effettuare il trasporto delle salme in altra località, è stata disposta una fossa comune in un campo vicino al
cimitero ed ivi seppellirli. In questo fatto sono state incendiate 13 case – i morti sono 62 ed i feriti 9. (…) Per questi gravi fatti la popolazione è impressionatissima e pertanto s’invoca un intervento delle autorità, presso i Comandi competenti.”
Da una lettera del Podestà di Verghereto del 26 luglio 1944

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Quest’anno il 25 aprile non si cammina ma si resiste

Cari amici del Borgo della Pace, come ovvio, vista la grave emergenza sanitaria che ci pervade, quest’anno non ci potrà essere la nostra ormai tradizionale Camminata per la Pace che ci avrebbe visto portarci da Fragheto a Tavolicci. Ma il nostro appuntamento è solo rimandato… probabilmente a luglio, ma vi faremo sapere attraverso il nostro sito e la nostra pagina facebook. Come state? Questa è la prima domanda che oggi ci si fa tra amici e per cui si resta in trepidante attesa di una risposta positiva… In questo momento molto critico ed impegnativo dal punto di vista emotivo, in cui stiamo lottando e resistendo nei confronti di un nemico subdolo e invisibile, la cosa più difficile che ci viene richiesta è quella di isolarci il più possibile a livello sociale. Sembra un paradosso per noi che crediamo nella partecipazione, nella vita democratica che presuppone il confronto diretto di molte persone, che siamo paladini dell’aiuto reciproco e dell’accoglienza, dover sottostare ad una specie di domicilio coatto che non ci permette di avvicinarci, di riunirci, di confrontarci vis a vis. Per fortuna, però, oggi esistono altre forme di comunicazione, che fino a ieri snobbavamo un po’ o forse ritenevamo essere solo per i giovani nativi digitali, che invece diventano importanti, creative, quasi necessarie. Wapp, Fb, i social in generale, ma anche la possibilità di farsi delle videochiamate o parlare insieme in videoconferenza su Skype o Zoom è un modo nuovo di comunicarci, di fare resistenza e di essere resilienti nei confronti di un’emergenza sanitaria presto divenuta economica e sociale. Impariamo sempre più e meglio ad usare questi strumenti attraverso i quali potremo continuare a stare connessi, a riflettere insieme su passato, presente e soprattutto sul futuro perché questa grande crisi globale non ci travolga, ma possa aiutarci a distillare le nostre vite e la nostra vita collettiva, in modo che riusciamo a ritrovare e ritrovarci nei valori essenziali di umanità, pace, solidarietà, libertà e giustizia sociale fondanti la nostra Costituzione Repubblicana e poter quindi sventolare nuovamente il nostro bel Tricolore e l’arcobaleno della Bandiera della Pace in ogni futuro 25 aprile. I nostri vecchi sarebbero orgogliosi della nostra Resistenza! QUEST’ANNO RESTIAMO A CASA MA RESTIAMO LIBERI
Buona festa della Liberazione a tutti.

Clicca sull’immagine qui sopra…

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76° anniversario dell’eccidio di Fragheto ai tempi del Coronavirus

Il Sindaco del Comune di Casteldelci Fabiano Tonielli

Commemorazione 2020

La strage di Fragheto del 7 aprile 1944

Con nostro grande rammarico le restrizioni dovute al Covid-19 ci impediscono di commemorare i tragici eventi dell’aprile come sempre è stato fatto dall’Amministrazione Comunale di Casteldelci, negli ultimi anni in sintonia con il Borgo della Pace. Ma il nostro animo è con le vittime indimenticate della strage, con le donne e gli uomini che hanno lottato per assicurare al nostro Paese libertà e democrazia. Le foto riprodotte riportano tra noi virtualmente vicende e persone legate a quegli eventi e alla stessa giornata della Liberazione che non potremo festeggiare il prossimo 25 aprile con la Camminata della Pace.

IL Borgo della Pace di Fragheto